Quanto volte ti sei chiesto "come faccio a farmi passare questo male" oppure “devo utilizzare il caldo o il freddo per questo dolore”? Probabilmente, molte. Facciamo chiarezza su come e quando utilizzare una boule dell'acqua calda rispetto ad un cuscinetto del ghiaccio.
Il principio fondamentale sta nel fatto che tutto è in funzione della causa che ha determinato il dolore.
Il caldo è legato alla vasodilatazione. Il tessuto su cui viene applicato il calore beneficia di un maggiore afflusso di sangue, quindi ossigeno e nutrienti, che comporta una riduzione della contrazione. In questo modo, ad esempio, un muscolo si rilassa e il dolore si attenua.
In caso di insufficienza circolatoria è molto indicato. Il caldo può essere benefico anche per alleviare il dolore articolare.
Con il freddo l’effetto è opposto: l’azione del ghiaccio induce una significativa vasocostrizione che provoca una riduzione del microcircolo sanguigno e ha quindi un’azione antidolorifica. Il freddo è spesso usato come terapia di primo soccorso: prima si applica, meglio è. Si consiglia poi di applicarlo a cicli di 15-20 minuti con intervalli di pari durata.
Facciamo degli esempi. Se il dolore è causato da un’infezione a un dente, è meglio il freddo; i crampi addominali che possono manifestarsi durante il ciclo mestruale possono essere invece alleviati dal caldo. Così come un mal di stomaco o un mal di pancia. Gli edemi e i gonfiori in caso di distorsione, invece, “chiamano” il freddo.
A livello muscolare possono essere utili entrambe le applicazioni, ma in casi diversi (nell'immagine sopra sono tutti elencati). Il classico esempio è quello della contrattura muscolare per la quale ci sono due regole fondamentali e speculari: la prima è non prendere freddo, la seconda è di tenerla al caldo il più possibile. Tra le altre le tensioni muscolari dovute a posture errate tenute per molto tempo, ad esempio dopo aver viaggiato a lungo in auto, la cosiddetta “cervicale” o anche il mal di testa miotensivo, in cui il dolore ha origine nei muscoli di collo e spalle è indicato il caldo.
Secondo un recente studio, invece, l’efficacia del cambio di temperatura sull’affaticamento muscolare post sforzo intenso è stato valutato positivamente tanto nel caso del freddo quanto nel caldo, ma il freddo ha ridotto meglio il dolore.
Un "male" particolare che necessita di un'analisi più profonda è il mal di schiena. Quando è associato a dolori muscolari, traumi, contrazioni, strappi e stiramenti, in fase acuta è indicato il trattamento con il freddo. Il freddo riduce la tensione dei muscoli dorsali e riduce il fenomeno infiammatorio locale. Se invece il mal di schiena è dovuto allo spostamento di una struttura portante come la colonna vertebrale allora è meglio il caldo. Il mal di schiena può essere anche associato a un’irritazione, una compressione della radice nervosa. In caso di dolore radicolare, irritativo, per trovare un po’ di sollievo va bene il caldo anche se il beneficio del caldo in caso di mal di schiena con irritazione del tronco nervoso è modesto.